Sativa 40%
Indica 60%
All’inizio degli anni ’90 nelle serre olandesi alcuni growers cominciarono a lavorare su una varietà capace di produrre in abbondanza non solo cime ma anche resina.
Per raggiungere questo fine selezionarono una Sativa pura Brasiliana (Manga Rosa) ed una Indica del Sud dell’India (Kerala).
Dall’ incrocio di queste due varietà nel ‘95 nacque la rinomatissima White Widow dalla produzione massiccia di resina a cui deve il suo nome.
Varietà dal basso contenuto di CBD ma molto elevato di THC.
Con il passare degli anni è divenuto uno degli strain più richiesti nei coffeeshop riscuotendo un enorme successo a livello mondiale.
Se all’inizio della sua diffusione la genetica era Top Secret, oggi è una delle varietà classiche che ogni banca possiede nel proprio catalogo. Noi non potevamo esimerci presentandovi la nostra principessa Widow 3.0, una pianta dalle dimensioni non troppo elevate ottima anche per i principianti.
CARATTERISTICHE
Pianta robusta, ramificata e molto produttiva, dalla morfologia tipicamente Indica, con una struttura compatta e vigorosa, che può raggiungere i 2,5 metri di altezza quando cresce all’esterno.
I tempi di fioritura sono di circa 9 settimane.
Alla fine della fioritura le cime sono dense, dure e soprattutto bianchissime, degne del loro nome.
Oltre alla massiccia produzione di cime, questa varietà rimane insuperabile per la produzione esorbitante di resina che imbianca la pianta e che le ha conferito il nome WHITE widow.
Ama il sole ma reagisce bene anche ai climi più rigidi, termina il suo ciclo in Ottobre.
L’aroma è fresco e floreale, dolce e debolmente speziato.
EFFETTO
Un altro fattore che ha reso White Widow così tanto popolare è la sua azione rilassante e terapeutica, un high molto potente e fisico che porta inevitabilmente al divano.
Ideale per combattere problemi quali l’insonnia, l’ansia e lo stress.
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